Il doppelganger

I suoi amici suonavano in un gruppo musicale. Nella saletta in cui, di solito, svolgevano le prove organizzavano spesso delle feste. E fu proprio durante una di quelle feste che a Marianna capitò una cosa che ancora oggi non riesce a spiegarsi.

Testimonianze tratte dal libro
STORIE VERE PARANORMALI

Di solito, in queste occasioni i ragazzi si divertivano molto e arrivavano a fare anche l’alba, ma quella sera c’era qualcosa di diverso nell’aria: erano tutti “spenti”, senza nessun motivo apparente. Marianna e gli altri allora decisero quindi di andarsene e di spostarsi in qualche locale. Così, mentre i ragazzi sistemavano gli strumenti, Marianna uscì dalla saletta per avviarsi verso la macchina e fumare una sigaretta.
Mentre era in auto, si mise a chiacchierare con un’amica, Cri, che non aveva visto arrivare. Chiacchierarono del più e del meno finché, a un certo punto, Marianna decise di rientrare per controllare a che punto fossero gli altri.
Per entrare nella saletta, però, bisognava aprire da dentro, e immaginate lo stupore di Marianna quando, dopo aver bussato, si vide aprire la porta proprio dalla sua amica Cri! Appena la vide si sentì quasi mancare: con chi aveva parlato in auto? Raccontò il fatto all’amica, e insieme andarono a controllare nell’auto: non c’era nessuno.

Non è poi così raro scambiare gli spiriti per persone in carne e ossa. Nella maggior parte dei casi, infatti, le apparizioni vengono percepite con contorni netti e ben definiti, tanto che se ne riesce a distinguere chiaramente i lineamenti del viso e gli abiti che indossano.
Forse proprio per questo Chiara era convinta che il ragazzo che le si era seduto vicino fosse il suo fidanzato.
Si trovava in vacanza col suo fidanzato, era notte fonda e stavano dormendo. All’improvviso, nonostante fosse pieno agosto e stesse dormendo sotto un lenzuolo, Chiara sentì un freddo intensissimo, che addirittura la fece svegliare. Nella stanza c’era poca luce, ma appena aprì gli occhi vide il suo ragazzo seduto per terra, accanto al lato del letto in cui era sdraiata, con la schiena appoggiata al muro. Era perfettamente sveglia e con gli occhi ben aperti. Pensando che si fosse svegliato per il caldo, si domandò per quale motivo si fosse seduto per terra anziché andare in salotto o uscire in giardino.
«Ehi», gli disse, aspettandosi che si sarebbe voltato per darle spiegazioni. Invece non si mosse di un millimetro. Chiara provò a domandargli cosa ci facesse lì, questa volta a voce più alta, pensando che prima, forse, non l’avesse sentita. A quel punto lui ruotò la testa, la ruotò verso di lei e la fissò senza proferire parola.
Questa volta doveva averla sentita, eppure continuava a non rispondere.
Chiara allora si voltò istintivamente verso l’altra parte del letto e… il suo ragazzo era lì accanto a lei, addormentato, raggomitolato sotto al lenzuolo!
Ovviamente si rigirò di scatto verso il punto in cui l’aveva visto prima, ma lì seduto sul pavimento non c’era più nessuno.
Chiara si riadagiò sul cuscino e si accoccolò accanto a lui, riaddormentandosi piuttosto inquieta. Ancora oggi si domanda cosa possa essere successo quella notte.
Data la perfetta corrispondenza tra la figura vista da Chiara e il suo fidanzato, si potrebbe ipotizzare che sia trattato di un cosiddetto doppelganger. Il doppelganger, secondo certe tradizioni, sarebbe una sorta di “doppione” spettrale, la copia perfetta di qualcuno, facilmente riconoscibile proprio per l’assoluta somiglianza con la persona che rappresenta (stessi abiti, stessi capelli, ecc.). Secondo alcuni tali esperienze sarebbero interpretabili come casi di bilocazione, mentre per altri si tratterebbe in realtà del nostro gemello maligno, e vederlo,
assicurano le leggende popolari, non è mai un buon segno, giacché sarebbe un presagio di sfortuna, di disgrazia e perfino di morte.

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